Storia e tradizione

È certo che in età preromana, nella zona in cui vive Lacchiarella, genti ligure e celtiche crearono loro insediamenti, attratte dall’ubertosità del territorio.
I romani, grandi costruttori di strade, fissarono nella stessa località una stazione per il cambio dei cavalli, chiamata Decimo (decimo militare) sulla via campestre che direttamente collegava Mediolanum a Ticinum (Pavia). Nei pressi di Decimo certamente esisteva una fattoria dal nome significativo di “Lactarella” o “Chiarella” la cui principale risorsa era la produzione di latte e derivati.
Solo ai primi del IX secolo si possono avere certe documentazioni sull’esistenza di un centro abitato, all’atto dello smembramento dell’Impero Carolingio fra i suoi eredi.
Presumibilmente attorno al mille, Lacchiarella divenne borgo fortificato su volontà di Berengario, timoroso delle ripetute invasioni degli Ungari.
Enrico VI concedeva Lacchiarella ai pavesi, quale premio di fedeltà. La conseguente lotta fra milanesi e pavesi, gli uni ghibellini e i secondi guelfi, provocarono al borgo lombardo diverse luttuose traversie, compresa l’occupazione di Federico II, in ritirata dopo essere stato battuto dai milanesi. In seguito la rocca venne smantellata dai Torriani battuti dal Visconti, che sotto la guida di Matteo si adoperarono per ricostruirla. Seguirono parecchi anni, se non secoli, nei quali il borgo rurale subì le sorti e le vicissitudini della famiglia del Visconti, ma fu Francesco Sforza che la infeudò assegnandola ad Angelo Simonetta quale feudo “com mero et mixto imperio et glai i potestate”.
A quei tempi il “Comitato lacchiarellese” era retto da un potestà che con il suono di una campana radunava l’assemblea Popolare per discutere sui problemi della comunità.
Purtroppo il richiamo serviva, principalmente, per lanciare l’allarme nel triste evento di una incursione predatoria, dando, in tal maniera, possibilità alla popolazione di rifugiarsi nella rocca, la quale a nulla servì, quando nel fatidico 9 settembre del 1499, i soldati guasconi di re Luigi XII di Francia, presero alloggio in Lacchiarella, ne fecero scempio con un sanguinoso saccheggio.
In seguito alle numerose vicissitudini matrimoniali degli Sforza il Contado Lacchiarellese, nel 1532 potè godere dell’insolita prerogativa della trasmissione in successione in linea femminile.
Sotto la dominazione spagnola, a parte le pestilenze e le convulsioni dinastiche, il nostro Borgo, si può affermare, godè di un periodo di relativo benessere, grazie alla sua vocazione agricola.
Con l’avvento dell’occupazione e della conseguente amministrazione asburgica, con la decretata riforma del censo, buona parte dei privilegi feudali che gravavano sulla cittadinanza ciarlasca vennero aboliti.
Il Regio Fisco impose le sue regole eliminando buona parte dei privilegi, che, nei secoli, nobili e clero si erano fatti aggiudicare.
Venne poi la tempesta di fine secolo con l’avvento nel 1796 dei francesi, della proclamazione della 1a Repubblica Cisalpina e quella della 2a con presidente lo stesso Napoleone, Lacchiarella in quel tempo seguì il destino degli altri italici paesi, senza gloria nè ignominia. A quei tempi Lacchiarella contava 1640 abitanti, faceva parte del 2° distretto di Pavia ed era un Comune di 3a classe, avente di diritto un Consiglio Comunale e di un altro Sindaco. Con l’avvento del Regno Lombardo Veneto e perciò degli austriaci, Lacchiarella continuò ad appartenere alla Provincia di Pavia, distretto VI di Binasco, con 2700 abitanti. La legge sull’ordinamento comunale e provinciale voluta da Vittorio Emanuele II il 23 ottobre 1859, Lacchiarella veniva assegnata definitivamente alla Provincia di Milano, con 3057 abitanti con un Consiglio Comunale, una giunta e un segretario comunale con relativo ufficio. Con questo viatico semplice ma anche assai complesso, formato da vicissitudini e fatti accaduti in oltre un millennio nei quali il piccolo borgo lombardo quasi mai apparve quale protagonista, ma quasi sempre quale vittima passiva, Lacchiarella entrò nel mondo moderno, con un volto molto simile a quello che attualmente è presente.